Un tempo il botulino poteva essere iniettato solamente in ambito ospedaliero. Oggi che è stato sdoganato, il suo uso pervade molti campi della medicina. Si usa il botulino per spianare le rughe, per ridurre i problemi di sudorazione eccessiva, per combattere ulcere e reflusso gastrico (la tossina botulinica viene iniettata nello stomaco, così da diminuire la contrazione delle cellule gastriche responsabili dell’acido): è un presidio medicale a 360°, insomma. Andiamo dunque ad analizzare le sue proprietà curative nell’ambito della medicina estetica.

Il botulino contro la sudorazione eccessiva

Il sudore, nel corpo umano, ha un’azione termoregolatrice. Tuttavia, nel 2% circa della popolazione mondiale, le sue proporzioni sono eccessive. Se è fisiologico che la produzione di sudore aumenti in determinate situazioni (ansia, paura, forte emozione), e che alcune zone del corpo siano più spesso sudate (ascelle, piedi, palmo delle mani), l’iperidrosi è un vero e proprio disturbo che può ostacolare la propria vita.

Dovuta ad un’iperattività del sistema nervoso vegetativo, può avere causa sconosciuta (iperidrosi primaria) o essere dovuta a patologie quali obesità, infezioni, diabete mellito o disfunzioni metaboliche (iperidrosi secondaria). In genere si manifesta nell’adoloscenza, e perdura per tutta la vita, colpendo i palmi delle mani, le piante dei piedi o i cavi ascellari.

Come risolvere l’iperidrosi? Ottimi risultati li fornisce il botulino, specialmente in chi soffre di iperidrosi primaria ai cavi ascellari. Il medico estetico va ad iniettare la tossina del batterio

Clostridium Botulinum, capace di bloccare le sinapsi e di arrestare il rilascio dell’acetilcolina (che ha la funzione di neurotrasmettitore). Si tratta di una procedura priva di controindicazioni o effetti collaterali, non dolorosa (il paziente avverte solo un piccolo fastidio): le micro-iniezioni, distanziate tra loro di circa 1,5 cm, non richiedono anestesia se effettuate nei cavi ascellari. Se l’intervento viene effettuato sui palmi delle mani e sulle piante del piede, invece, una leggera anestesia locale è consigliata.

Quanto dura il botulino per l’iperidrosi? 9-12 mesi se il disturbo riguarda le ascelle, 4-6 mesi se riguarda i piedi o le mani. La tossina botulinica può essere inoltre iniettata sulla fronte e sul cuoio capelluto e, nelle stagioni più calde, l’intervento può essere ripetuto anche ogni 3 mesi.