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Ginecomastia e chirurgia andrologica intima

Anche gli uomini possono avere dei difetti estetici della sfera genitale, degni di correzione estetica. Una delle più comuni patologie è la ginecomastia, l’anomalo sviluppo delle dimensioni delle mammelle nell’uomo, il cui rigonfiamento del torace dona al petto un aspetto tipicamente femminile.
Questa similitudine crea nella maggior parte dei casi ripercussioni psicologiche importanti. Generalmente, la difficile convivenza con tale patologia si traduce in disturbi della sfera sociale e sessuale. Il problema è talmente sentito che il numero di maschi che si è sottoposto ad intervento chirurgico negli ultimi anni è notevolmente aumentato. La ginecomastia può essere monolaterale o bilaterale, si manifesta inizialmente con un aumento della sensibilità e con la comparsa di protuberanze dolorose sotto la zona del capezzolo. In un secondo momento si assiste ad un ulteriore rigonfiamento associato alla deposizione di tessuto adiposo e all’aumento del tessuto ghiandolare.
Le cause che portano all’insorgenza della ginecomastia sono numerose, tra le principali ricordiamo quelle di natura genetica, ormonale, farmacologica e quelle dipendenti da altre patologie.
Farmaci come gli steroidi anabolizzanti sono esempi dei medicinali che possono favorire la comparsa del disturbo.
Il trattamento della ginecomastia può variare in funzione di diversi fattori, quali la causa scatenante, il tipo di ginecomastia che ha colpito il paziente e il grado di severità con cui il disturbo si presenta, e potrebbe essere necessario intervenire con interventi chirurgici, eseguiti per l’eccesso di tessuto adiposo generalmente con una “semplice” liposuzione in anestesia locale, per l’eccesso di tessuto ghiandolare con l’asportazione chirurgica della ghiandola mammaria.
Una buona alimentazione e attività fisica regolare sono ottimi metodi di prevenzione.
Ci sono altri difetti come la fimosi, che è un restringimento del prepuzio, con impedimento dello scoperchiamento del glande, che rende dolorosi non solo i rapporti sessuali (dispareunia), ma anche la semplice erezione.
In altre parole, la fimosi rappresenta una condizione anatomica in cui le dimensioni del foglietto prepuziale non sono sufficienti per il corretto scorrimento del glande, e la sua correzione è chirurgica

INFORMAZIONI UTILI

Questo tipo di intervento richiede degli esami preoperatori. Sono di solito interventi eseguiti in regime ambulatoriale e in anestesia locale, della durata di pochi minuti, tranne icasi più complessi, meritevoli di ricovero e sedazione. Nell’immediato post operatorio ci si deve astenere dai rapporti sessuali. La durata del post operatorio è di circa 3 giorni di riposo, A 7-10 gg generalmente si rimuovono i punti. I lividi e il gonfiore durano il tempo fisiologico che ogni paziente impiega a guarire dai traumi quindi molto personale (dai 3 ai 10 gg). La ripresa della normale attività sessuale varia tra 15 e 30 giorni. Il risultato definitivo e la guarigione completa si ottengono in 6/12 mesi.

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