Lobo strappato a causa dei divaricatori: come intervenire con la chirurgia estetica

Il lobo dell’orecchio è la parte inferiore del padiglione auricolare. È costituito da tessuto adiposo ed è particolarmente delicato e vulnerabile: la sua pelle fragile non beneficia infatti del supporto della cartilagine, a differenza di altre parti dell’orecchio esterno.

La chirurgia del lobo dell’orecchio è una procedura estetica e/o riparativa consigliata ai pazienti che hanno subito lacerazioni del lobo o un allungamento eccessivo che ha portato alla rottura, a causa dell’uso di pesanti divaricatori. Vediamo come funziona.

Chirurgia dei lobi divisi o strappati

In molte culture, i lobi delle orecchie sono ricoperti da gioielli (grandi o piccoli che siano). Indossare orecchini o piercing all’orecchio di solito comporta una perforazione dei lobi, ma talvolta si arriva anche a una lesione del lobo per via del troppo peso che questo è costretto a sopportare.

Tuttavia, intervenire è possibile: la chirurgia del lobo dell’orecchio diviso può essere programmata dopo la completa guarigione della lesione.

La procedura prevede la rimozione di parte della pelle del lobo e quindi l’esecuzione di una sutura. A seconda del tipo di lesione, la forma della sutura può variare per agevolare la guarigione e per rendere la cicatrice il meno visibile possibile. In alcuni casi, l’acido ialuronico o le iniezioni di grasso vengono utilizzate come complemento per ringiovanire la compattezza del lobo dell’orecchio, rimpolpando così un lobo che ha perso il suo volume e la sua tonicità. L’intervento richiede in media 45 minuti e viene eseguito solitamente in anestesia locale.

Al termine della procedura, i lobi vengono rimodellati tanto da ridare una forma molto simile a quella iniziale dell’orecchio.

Il dolore postoperatorio è generalmente leggero e può essere alleviato utilizzando semplici analgesici. Proprio come con qualsiasi altra procedura chirurgica, è normale notare un piccolo edema (gonfiore) e lividi nell’area trattata. Questi scompaiono gradualmente durante i giorni successivi alla procedura. I punti vengono rimossi dopo 8-10 giorni se non vengono utilizzati quelli riassorbenti.