Iperidrosi, cos’è e come si rimedia

Tra i tanti disturbi che d’estate possono riacutizzarsi o peggiorare c’è l’iperidrosi. Con tale termine si va ad indicare una problematica di eccessiva sudorazione, non necessariamente connessa ad un aumento delle temperature o ad un’intensa attività fisica.

L’iperidrosi può comportare sudorazione generalizzata su tutto il corpo, compresi i palmi delle mani. Oppure può essere circoscritta, e comparire solo in risposta a fattori ambientali ed emozionali.

Iperidrosi, sintomi e cause

La sudorazione è un fenomeno fisiologico, che può portare ad espellere oltre due litri ogni ora. Se avviene in momenti sbagliati e non è prevedibile, può provocare ansia e imbarazzo. L’iperidrosi aumenta infatti la normale sudorazione e colpisce in particolare zone quali mani, piedi, ascelle, viso e schiena, diventando un ostacolo nelle relazioni sociali.

La comparsa dell’iperidrosi può essere il campanello d’allarme della presenza di altri stati patologici. In particolare si parla di iperidrosi primaria quando il disturbo compare senza una causa osservabile. L’iperidrosi secondaria invece è la manifestazione di altre problematiche quali ipertiroidismo, obesità, terapia ormonale, alterazioni degli ormoni legate alla menopausa.

Criterio diagnostico importante è certamente la localizzazione: se l’iperidrosi è estesa su tutta la superficie corporea, è probabilmente un problema legato ad una causa ben definita, come l’eccessiva produzione di ormoni tiroidei, l’obesità, il diabete. L’iperidrosi localizzata, invece, ha probabilmente origine emozionale e primaria: in questo caso, si concentra nel palmo delle mani, nella pianta dei piedi, sotto le ascelle o sulla fronte.

Iperidrosi, come si rimedia

Quando ci si trova di fronte ad un caso di iperidrosi, come primo passo è necessario escludere cause patologiche attraverso indagini ed esami di approfondimento, per poi procedere identificando la migliore terapia.

Fondamentale è l’utilizzo di indumenti comodi, non troppo aderenti e realizzati in fibre naturali. È possibile poi scegliere particolari deodoranti a lunga durata, in grado di limitare l’eccesso di sudorazione grazie alla presenza di cloruro di alluminio, che però può causare alcune manifestazioni topiche quali prurito e arrossamento locale.

Ionoforesi e botox

Un trattamento che può temporaneamente aiutare nell’eliminazione della sudorazione eccessiva è la ionoforesi. Viene effettuata in ambulatorio e consiste nel far immergere mani o piedi del paziente in due bacinelle d’acqua o nell’utilizzo di tamponi bagnati su ascelle e fronte, collegati ad un generatore di corrente a bassa intensità. In questo modo, vengono otturati i condotti delle ghiandole sudoripare per un periodo temporaneo. La tecnica si rivela utile in caso di casi di iperidrosi lievi o moderati.

Un trattamento particolarmente efficace contro l’iperidrosi è il Meso-Botox. Il trattamento viene eseguito mediante iniezioni di Meso-Botox nelle zone in cui sono presenti le ghiandole sudoripare (mani, piedi, ascelle, cuoio capelluto, fronte), e deve essere ripetuto circa ogni 6 mesi oppure ogni 3 nella stagione più calda. Nelle giuste concentrazioni, la tossina botulinica svolge un’azione miorilassante nell’area di iniezione e può contribuire a bloccare la secrezione sudoripara, controllata dal sistema nervoso. Dopo circa sei mesi si ha una ripresa dell’attività secretiva, ed è necessario sottoporsi ad un altro trattamento.