I filler dermici sono stati introdotti per la prima volta negli anni Settanta. Da allora le innovazioni, in particolare relative ai filler a base di acido ialuronico, hanno portato a una crescita e a un’evoluzione continue.
I filler iniettabili, ad oggi, sono una delle procedure più popolari al mondo grazie alla loro efficacia, versatilità e al fatto che i social media hanno aumentato la consapevolezza e l’accettabilità sociale degli stessi. Tuttavia, sebbene sia nella natura umana presumere che le cose onnipresenti siano sicure, è importante riconoscere che, proprio come qualsiasi procedura di chirurgia plastica e medicina estetica, le cose potrebbero non andare come sperato.
Il modo migliore per evitare complicazioni? Rivolgersi a un professionista qualificato e certificato, stando alla larga da chi inietta i filler senza autorizzazioni e senza le necessarie qualifiche.
Il ruolo dei social media relativamente ai filler dermici
I social media hanno influenzato il settore dell’estetica, in modo positivo e negativo.
Il lato positivo è che, ora, tutti possono condurre ricerche approfondite sulle varie procedure, vedendo anche interessanti casi di prima e dopo, ancora prima di mettere piede in uno studio medico. Il lato negativo è che, quelle foto, potrebbero essere state ritoccate, o “rubate” da altri account per vendere un servizio che, chi lo promuove, non è in grado di realizzare. Inoltre, una procedura estetica non è mai adatta a tutti: il risultato eccellente che si vede su un certo influencer potrebbe non essere adatto alla propria anatomia.
Ecco perché, programmare una consulenza di persona, è sempre una buona idea. Anche per una procedura estetica che può sembrare semplicissima.
I filler dermici sono diventati così comuni che molti pazienti tendono a dimenticare che si tratta pur sempre di una procedura medica. Chiunque abbia una laurea in medicina può legalmente somministrare filler dermici. Ma, un dentista, difficilmente avrà la stessa abilità e lo stesso occhio di un medico estetico.
L’importanza di rivolgersi a un professionista qualificato
L’abilità di un professionista è la miglior protezione contro lo sviluppo di complicazioni. Affidarsi a qualcuno con un’esperienza dimostrabile significa rivolgersi a chi ha una conoscenza approfondita dei vari filler attualmente sul mercato, e dei pro e contro di ciascuno. Un risultato sicuro ed eccellente dipenderà sempre dalla scelta del filler giusto per la propria anatomia e le proprie esigenze individuali. Inoltre, un professionista esperto sa quando eseguire o non eseguire una procedura di filler.
In genere, la maggior parte dei pazienti chiede una combinazione di filler per ringiovanire il viso. Un filler a base di acido ialuronico sarà perfetto per linee sottili e superficiali, ma potrebbe essere necessario qualcosa di più potente per le rughe profonde, le pieghe naso-labiali e la perdita di volume nella parte centrale del viso. Solamente un medico estetico saprà consigliare la composizione migliore, e individuare l’area di iniezione più adatta per ciascun trattamento.
Le complicazioni più comuni (e da cosa sono causate)
La complicazione più comune di una procedura iniettabile è il gonfiore. Un certo grado di gonfiore è inevitabile, poiché è una risposta naturale del corpo a qualsiasi trauma. Tuttavia, una tecnica scadente può causare un gonfiore più intenso e non necessario.Possono anche verificarsi lividi, ma è molto meno probabile si sviluppino se ci si affida a un medico esperto. Per ridurre entrambe queste complicazioni, pur sapendo che tendono a risolversi spontaneamente in qualche giorno, è possibile fare impacchi di ghiaccio.
Le complicazioni moderate sono invece le reazioni allergiche, la formazione di grumi e il cosiddetto “effetto Tyndall”.
Le allergie sono rare, poiché la maggior parte dei filler odierni è a base di acido ialuronico, componente naturale della pelle e dei tessuti molli. I grumi, invece, derivano da una tecnica scadente e possono verificarsi a causa di una scelta inappropriata del filler e/o di un posizionamento non corretto: se viene applicato troppo filler vicino o all’interno di una linea molto profonda, o vicino a un muscolo attivo come l’area periorale, il filler potrebbe muoversi e accumularsi in una pallina, dando vita a un risultato scomodo e antiestetico. L’effetto Tyndall, infine, si verifica quando viene applicato troppo filler in superficie: se una quantità eccessiva di acido ialuronico viene iniettata appena sotto la superficie cutanea, può svilupparsi una colorazione bluastra (le aree maggiormente soggette sono quelle sotto agli occhi o intorno alle labbra).
La complicazione più temibile, per la quale se non si interviene entro 24 ore si rischia di incorrere in ischemia e necrosi, è però conseguente l’iniezione accidentale di acido ialuronico nelle arterie. Se il filler raggiunge un’arteria (naso e labbra sono le zone più soggette ndr.), la zona va incontro a ischemia, uno sbiancamento improvviso dovuto alla mancata irrorazione cutanea. Se non si interviene in modo tempestivo, accorgendosi della presenza di un’area viola diversa dal normale livido, l’area può andare incontro a una necrosi permanente e alla sofferenza del tessuto. La zona diventa scura, si formano pustolette e crosticine, e l’esito è quello di una vistosa cicatrice. Come intervenire? Per ripristinare il flusso sanguigno è necessario effettuare massaggi vigorosi dell’area trattata, fare impacchi caldi, usare cerotti vasodilatatori e far ricorso alla ialuronidasi, un enzima in grado di sciogliere l’acido ialuronico. Tutte terapie, queste, che devono essere messe in atto da un medico esperto, per evitare che l’antidoto crei depressioni e buchi “rimangiandosi”, oltre al prodotto, anche il tessuto autologo.
L’incidenza di queste complicazioni è tuttavia trascurabile, se ci si affida a un medico estetico qualificato.